scultore, pittore, intelletuale
Fin da giovanissimo, egli dimostrò una naturale inclinazione alla scultura, tant'è che eseguiva piccole opere con l’argilla di Possagno.
Canova visse dalla seconda metà del 700 fino all'inizio dell'800. Fece l'apprendistato a Venezia ma passò quasi tutta la sua vita a Roma, dove frequentò i corsi di nudo dell'Accademia di Francia. Viaggiò a Parigi e a Londra. Inizialmente Canova lavorava da solo; successivamente aprì una bottega e si avvalse di collaboratori. Egli creava la bozza e il modello di creta, da cui gli apprendisti traevano il calco in gesso per poi sbozzare il marmo, lasciano all'artista i dettagli finali. ogni figura veniva lavorata fino a far diventare il marmo translucido.
Canova si ispira e trae meraviglia facendo riferimento ai capolavori del mondo classico.
Canova ebbe modo di dedicarsi anche alla pittura. Si appassionò alla pittura grazie al pittore veneziano Martino De Boni.
L’amministratore delle ingenti somme di Canova era il suo stesso fratellastro, l’abate Sartori, che faceva transitare molti capitali a Venezia
Canova dovette affrontare la delusione amorosa con Domenica Volpato, che però si dichiarò innamorata di Raffaello Morghen.