Amore e Psiche, i due giovani innamorati raffigurati da Antonio Canova, è un soggetto tratto dall’Asino d’oro dello scrittore latino Apuleio. La coppia è raffigurata nell’attimo in cui il bacio di Amore sta per rianimare la sua amata. Le braccia di Psiche si sollevano ad abbracciare l’amante creando una sorte di delicata cornice attorno alle due teste, mentre le ali spiegate del dio esaltano il senso del movimento. Essi sembrano sfiorarsi con delicatezza, mentre intrecciano i loro corpi. L’opera richiese una lunga preparazione. Scrupoloso e abile, infatti, Antonio Canova lavorava con una particolare tecnica: egli realizzava in gesso il gruppo o la statua, che poi faceva tradurre nel marmo dai suoi assistenti secondo un complicato sistema di misurazioni. I collaboratori si fermavano quando l’opera era prossima alla conclusione. Infatti gli ultimi strati del marmo venivano tolti dall’artista, che limava accuratamente le superfici e studiava gli effetti del chiaroscuro, trasformando il marmo in pelle morbida. I critici del tempo dichiaravano che le sculture di Antonio Canova avevano la parvenza di «vera carne».
“La miglior regola è l’osservazione”.