Jean-Paul Marat era un importante giornalista francese, il quale, prima di dedicarsi al mondo della stampa, aveva studiato medicina. Con l’avvenire della Rivoluzione Francese, fondò il giornale L’Ami du peuple, (l’amico del popolo), dimostrando di avere dei pensieri fortemente radicali. I suoi articoli divennero dei veri e propri inni alla rivoluzione, lo scrittore non si fermò e continuò a scrivere di rivoluzione e protesta, sfociando spesso nell’eccessiva violenza. Allora una giovane girondina scrisse una falsa lettera di supplica per farsi ricevere da Marat, il quale cascò nella trappola, la giovane aveva un unico obiettivo: l’uccisione di Marat. Dopo aver trovato la casa in cui abitava il giacobino, ci vollero pochi minuti prima che Charlotte pugnalò Marat mentre si trovava in vasca. Il protagonista si trova nella vasca, privo di vita, con in mano un foglio e con un braccio a penzoloni e con l’altro regge un foglio con alcune scritte, possiamo intuire che il momento ritratto sia qualche minuto dopo l’attacco da parte della donna. Nella scena vi è un coltello a terra, alcuni fogli, un calamaio, la penna e la vasca sporca di sangue e coperta con alcuni veli di diverso colore. David ha inserito volontariamente alcuni oggetti che elevassero l’uccisione di Marat ad un sacrificio di un eroe che ha dato la vita per un bene più grande. A terra c’è il coltello con cui Marat è stato pugnalato, facendoti capire quale è stata la causa della sua morte. Il grande altare di legno che risalta in primo piano e su cui sono appoggiati i vari fogli, presentano una dedica da parte dell’artista al suo amico. C’è scritto : À MARAT, DAVID/L’AN DEUX che tradotto liberamente vuol dire a Marat da David, l’anno secondo, inoltre sull’altare è tutto scritto in stampatello maiuscolo, si tratta di un ulteriore omaggio da parte di David. Nella mano appoggiata sulla vasca, Marat ha una lettera in cui puoi leggere chiaramente il nome di Charlotte: questo particolare ti fa capire che si tratta della finta lettera dell’assassina per farsi ricevere da Marat. È proprio questo l’obiettivo di David: cancellare ogni traccia di Charlotte, facendola sparire e lasciando solo il coltello come segno del suo passaggio; in questo modo Marat sarebbe stato ricordato per sempre, mentre la donna sarebbe stata presto dimenticata da tutti. Il braccio che pende è indicato nella tradizione artistica come il braccio di Meleagro. Meleagro era un eroe della mitologia greca, la cui morte è stata ritratta su molti sarcofagi ed anfore. Nella parte superiore del quadro non c’è nulla ed è stata una scelta volontaria, difatti lasciando nell’oscurità il resto della scena, David ti costringe a concentrarti su Marat e sul suo brutale omicidio. Una luce debole proviene dall’esterno sinistro della scena ed illumina parzialmente il corpo di Marat ormai privo di vita.
“Se il lavoro è scarso, il gusto del pubblico sarà presto giudice. E l'autore, non raccogliendo né gloria né fortuna, imparerà con la dura esperienza come correggere i suoi errori”.